L’esercizio poetico di Giuseppe Ferrara, in questa raccolta già dal titolo emblematico, è chiaro e ambizioso: unificare le opposizioni, differenziando, educando la scrittura a fare ordine nel complesso rapporto tra uomo e ambiente. Utilizzando tipiche composizioni orientali come gli Haiku, gli Haibun e gli Outa giapponesi, questo volume raccoglie prosa poetica e poesia classica, registri linguistici opposti, nel tentativo di effettuare una “Raccolta differenziata”, e dunque ordinata, del caos che regna nel mondo. Tra biografia e linguaggio scientifico, filosofie orientali e occidentali a confronto, religioni e ragioni economiche di sfondo, questo libro consegna una prova lampante di come il linguaggio della poesia sia veicolo per una nuova conciliazione tra l’Uomo e la Natura.
(storia-aria)
cìo due sale
negli anni l’aria piange
pesanti piogge
涷
Le piante hanno la capacità di riassorbire anidride carbonica – la cìo due o CO2 o diossido di carbonio – ma in inverno, perdendo le foglie, questa capacità diminuisce.
La specie umana, nella stagione fredda, crea più anidride carbonica che contribuisce a innalzare la temperatura.
Per ogni grado in più di temperatura, si passa da 100 gocce di pioggia a 102 e le precipitazioni si fanno più pesanti.
“Sono solo due gocce…”, due lacrime appena.
*
Schiumerà, acqua d’avorio fossile,
il mare sulla spiaggia, resterà
come l’onda di Hokusai impietrita
pungente nello sgocciar di gocce.
Al crepitar di piogge di cristallo
vapori friggeranno dalle pietre
in nuvole di gas a rigonfiare un
vuoto che nasce solo per morire.
*
A Trieste
Mi piace saperti dove sono stato
forse in quella piazza ampia
più del mare seduta sulla panchina
in fondo oppure a passeggiare
sul lungomare più lungo del
viaggio per arrivare. Ti affaccerai
da quel castello che mira il mare
e guarderai un gabbiano che lotta
al vento per farsi portare via
un mio sguardo ti volerà vicino
ora che sali verso il formaggino.