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Lingua di mezzo

Autrice: Giuseppina Biondo
Collana: Interno Versi
ISBN: 979-12-80138-24-8
Data di pubblicazione: 25 gennaio 2023
Pagine: 116
Formato: 13×19 cm

12,35

Product ID: 7691 Categoria:
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Lingua di mezzo è una raccolta di ottantadue poesie che pone al centro la lingua come linguaggio e la lingua come organo. Si susseguono così componimenti che usano la ə come vocale, il pronome personale di terza persona al plurale invece che al singolare, tutti, questi e altri, artifici oggetto del dibattito linguistico e grammaticale contemporaneo; e tante sono le poesie d’amore che giocano con la lingua come strumento ultimo del bacio. Anche laddove non si giunge al compimento di quest’ultimo, vi è una ricerca di comunicazione, tesa a sfruttare qualsiasi mezzo per unire le persone. Ciò acquista significato e diventa simbolo equivalente degli stessi mutamenti vocalici, grammaticali che tendono all’inclusività. L’autrice si muove così nel tentativo di trovare un equilibrio tra le esigenze contemporanee e la formalità di una lingua che rischia di essere arricchita o limitata dagli stessi espedienti.

 

 

Da grande vorrei rubare baci
– ho pensato qualche ora fa –,
come un’adolescente rubare
baci e sguardi nuovi. Fare questo
di mestiere: perdere il mio
in quello dell’altrə.

Il primo sguardo – oltre
che il primo bacio, oltre
che la prima volta –
non si scorda. Gli occhi
e la bocca ci condannano
a innamorarci ogni volta.

Volta significa torsione,
le prime volte sapete ora
cosa sono.

 

*

 

Un alunno non dovrebbe mai chiedere,
un insegnante dovrebbe sempre precedere,
anticipare, e dare ciò che serve di segreto
per vivere. «Non è la competizione,
ma la convivenza l’obiettivo delle persone.»

 

*

 

Forse tu riusciresti meglio
In questo esempio, forse tu
Potresti a raffica condividere
Parole sonore e vuote per meglio
Rappresentare l’idea che la società
Nuova di oggi è. Forse tu vinceresti
Nel tentativo di descrivere tutta questa
Gente. I miei complimenti. Io sono più
Concentrata a fare versi sempre più lunghi,
tanto quanto sono i like che ci si aspetta da chi
come me se la mena inutilmente. Sta curvando la mia
poesia, come fosse concava o convessa – non ricordo la sua
geometria. La pianto con questo verso, davvero, davvero, davvero.

Nota biografica

Giuseppina Biondo (Mazara del Vallo, 1990), laureata in Filologia moderna presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi su Italo Calvino e la poesia contemporanea, insegna alle scuole superiori, è autrice di libri di racconti e in versi, organizzatrice di incontri letterari denominati #Recitationes e nel 2018 ha fondato e diretto «Il Raccoglitore». Ha esordito in poesia nel 2016 con la raccolta Come si salva un poeta? (Libridine editore), nel 2020 ha pubblicato La contadina (Puntoacapo Editrice) con prefazione di Giuseppe Conte e nel 2021 Quarantine (La vita felice) con prefazione di Gerardo Masuccio. Sue poesie sono uscite su Nuovi Argomenti, Atelier, Interno Poesia, La Bottega di Poesia de «La Repubblica»; e con traduzione in spagnolo a cura del Centro Cultural Tina Modotti.